Bando sulle coltivazioni agricole, Solario 1261

Sommario

Principato
Data
Emesso da:
Testo del Bando
Principato
Dimora, Corona del Re

Data
quarto giorno della seconda decade di Solario 1261

Emesso da:
Aureliano dei Gastaldi

Testo del Bando

"Udite Udite!

Per la grazia consentitaci da Sua Maestà Aureliano dei Gastaldi, Primo del Suo nome

Per Volontà Sua tramite il consiglio della Corte Errante nelle persone del Primo Cavaliere del Re Saverio Vignalba, Il Gran Ciambellano Niniel da Andunelen, il Maestro di caccia Roberto Aloisi, il Maestro del conio Dedalo da Vigezia, il Vicario di corte Padre Gaero e il maestro d’armi Roberto figlio di Rinaldo riunitisi a Tabbia l'ottavo giorno della prima decade di fiorile.

Sono stati resi disponibili cinque appezzamenti di terra da coltivare per far fronte alla grande carestia che attanaglia il regno grazie a uomini, cibo e sementi che i Principi delle terre spezzate hanno impegnato.

Si renda noto dunque che sono incominciate le coltivazioni di questi terreni:
La terra concessa dalla famiglia Della Rovere, nell’area di Centrovalle marino viene coltivato da contadini inviati dalla corona e sostenuti grazie al cibo che il principe Falcobrando ha impegnato. Le sementi sono invece inviate dagli uomini di Temistocle.
La zona della bassa valle dell’indaco intorno a Dimora viene coltivata dai forti e rudi uomini di Castelbruma che hanno portato con loro cibo per sfamarsi a sufficienza. La terra coronense è però coltivata con semi coronensi donati alla causa dagli uomini di Sua Maestà.
Due sono i territori concessi dalla principessa Clizia Elora Degli Alessandridi nella bassa valle del patrio.

Il primo, vicino alla Elianto in Ricostruzione nella piana Litia, è dissodato e coltivato con i Semi della vicina Venalia concessi dalla Basilissa Desdemona Alcestidi grazie al lavoro di contadini della corona. Il cibo loro fornito giunge invece dalle lontane lande della Bruma, ma dona forza e vigore per il duro lavoro.
L'altro territorio, verso Piazza del sole, è invece seminato da uomini meridi con semi meridi. Bensì il pesce salato per il loro sostentamento giunge dall’altra estremità del regno su navi veloci gargiare.
Incredibilmente, il quinto ed ultimo territorio messo a disposizione da Dama Caterina dei Leondoro è invece rimasto incolto. Nessuna risorsa è giunta dai territori di Valleterna e Neenuvar.
Viene disposto quindi che coloro che hanno partecipato alla coltivazione dei grandi territori, si divideranno il primo raccolto che avverrà nel mese di Vignameno, in parti eguali per sfamare il proprio popolo.

Che gli Dei abbiano pietà delle anime di chi invece non si è reso partecipe di questa grande opera solidale tra le genti."